Milano: Fratelli Treves, 1936. - 266 pagine.
Il romanzo, publicato nel 1936, è fortemente intriso di spunti e riflessioni autobiografiche: la protagonista, affetta da tumore, come del resto lo era la scrittrice, incarna i dubbi, i presentimenti, i segni e i sogni della narratrice sarda. Successivamente a La chiesa della solitudine esce postumo il romanzo Cosima.